Non tutti sanno quali sono i vantaggi e gli svantaggi, di presentare un ricorso innanzi al Prefetto (territorialmente competente) per impugnare un verbale per infrazione al codice della strada.
In questa breve guida, noi di multa ko, vogliamo portare all’attenzione del lettore quelle che sono le caratteristiche dello strumento, previsto per legge, che consente di contestare un verbale elevato dalle Autorità per violazione al codice della strada.
Il prefetto, da quando il ricorso viene presentato ha 210 giorni per decidere delle sorti del verbale.
Entro quale termine depositare il ricorso?
Il termine entro il quale depositare il ricorso al prefetto varia a seconda se la multa viene consegnata al momento della contestazione immediata dell’infrazione, oppure, arrivi per posta. mu Bisogna fare molta attenzione, c’è il rischio che sbagliando si perda la possibilità di impugnare definitivamente la multa.
Ma vediamo le diverse ipotesi.
La contestazione immediata nella presentazione del ricorso.
Qualora vi abbiano fermato a seguito di un controllo e, successivamente vi abbiano elevato una contravvenzione, bisogna tenere a mente che dalla data di consegna (a mani) – ipotesi di contestazione immediata, si hanno 60 giorni di tempo per contestare il verbale innanzi alla prefettura territorialmente competente.
Nel computo non si deve tenere conto del giorno in cui è stata elevata multa. Quindi il conteggio parte, di fatto dal giorno successivo fino ad arrivare al sessantesimo giorno.
Attenzione non in tutte le ipotesi del conteggio delle scadenze si opera in questo modo. Ad esempio, NON SI DEVE USARE LA STESSA MODALITA’ DI CALCOLO PER IL CONTEGGIO DEI 5 GIORNI PER PAGARE LA MULTA CON UNA DIMINUZIONE DEL 30%. In questo specifico caso si inizia a contare esattamente dalla data in cui vi è stata consegnata, a mani, la multa.
La contestazione (differita) per posta ed il ricorso al prefetto
Qualora invece di ricevere direttamente dal poliziotto o il carabiniere di turno la multa, troviate sul parabrezza dell’autovettura una avviso di verbale, potete/dovrete attendere che vi arrivi per posta (entro 90 giorni) il verbale. Questa modalità, quella della emissione del preavviso di verbale è prevista dal codice quando alla Pubblica Amministrazione non è possibile effettuare la c.d. contestazione immediata, come nel caso del paragrafo precedente.
Ebbene, dalla data di notifica del verbale a mezzo posta – per intenderci il giorno in cui il postino vi consegna il verbale, oppure la data di ritiro del plico dall’ufficio postale – iniziano a decorrere i 60 giorni di cui si parla. Ricordate che si inizia a contare dal giorno successivo.
Si paga per presentare la propria difesa al prefetto?
Il costo per presentare il ricorso al prefetto è pari a zero. Attualmente non sono previsti balzelli o l’uso di marche da bollo da utilizzare per presentare il ricorso. Pertanto, qualora si decidesse difendersi da soli, senza l’ausilio di un avvocato gli unici costi da sostenere sono quelli della carta, dell’inchiostro o della corrente se si usa un pc ed una stampante per redigere il ricorso.
Anche in questo caso, riteniamo però, che un consulto su quelli che possono essere i reali motivi di impugnazione permetteranno di avere sicuramente maggior successo. Questo è lo scopo di Multa ko. Fornire, qualora ci siano i motivi un valido supporto per chi volesse difendersi da solo. E’ chiaro che qualora volesse anche utilizzare la nostra rete di avvocati siamo a completa disposizione.
Con quale modalità si può depositare il ricorso ?
Le modalità di presentazione del ricorso sono diverse e tutte alla portata. Infatti si può andare direttamente presso la prefettura di riferimento e depositare copia sottoscritta dalla parte o dal suo difensore se regolarmente munito di procura. Di solito si prepara un fascicolo con il ricorso, il verbale e gli ulteriori documenti – allegati – che possano essere d’aiuto nella difesa.
Ulteriore modalità è mediante l’invio di lettera raccomanda con ricevuta a.r. da spedire all’indirizzo della prefettura. Suggeriamo, qualora si volesse utilizzare detta modalità di confezionare il ricorso senza una busta ma, come si suol dire alla francese. Questo eviterà qualsiasi contestazione eventuale e futura sul relativo contenuto della raccomandata.
Infine, c’è la modalità che la maggior parte degli avvocati usa, ovvero, l’invio mediante pec del ricorso. Suggeriamo, qualora fosse l’interessato ad effettuare in proprio l’invio di dotarsi anche di firma elettronica digitale. Questo al fine di dare autenticità al proprio scritto difensivo. Naturalmente il ricorso andrà firmato anche di pugno e poi scansionato.
C’è bisogno dell’avvocato ?
Sfatiamo subito un mito senza però tralasciare la sostanza. Per presentare un ricorso innanzi all’organo amministrativo (prefetto) non vi è necessità di avere un avvocato.
Tuttavia questa è una scelta soggettiva e molto importante. Un difensore avrà, come dire, più armi a disposizione sia nella fase della redazione del ricorso, sia nella possibilità di poter interloquire e mantenere la dialettica con l’organo che deve decidere delle sorti del verbale. Noi di multa ko, ad esempio, siamo soliti chiedere l’audizione personale del sanzionato, in quanto, spesso ci sono dei fattori che rendono di più se ascoltati dal vivo.
Ci rendiamo conto che la spesa aumenta. Ma i vecchi detti non sbagliano mai. Chi meno spende, alla fine più spende. Stoppare l’attività di esazione innanzi al prefetto è garanzia di tranquillità futura. Si eviteranno tante noie.
Quali sono i contro ?
Il problema (apparente) del presentare l’opposizione innanzi al prefetto è che in caso di rigetto si verrà condannati al pagamento del doppio della sanzione.
Tuttavia, entro 30 giorni dalla notifica della ordinanza prefettizia è possibile proporre opposizione innanzi al Giudice di Pace (territorialmente competente) e, oltre a riproporre le motivazioni riguardanti il verbale, si potranno addurre altri motivi riguardanti l’ordinanza prefettizia. E’ possibile richiedere al giudice l’applicazione del minimo edittale e/o riportare la sanzione al valore iniziale.
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