Multa elevata da un photored per passaggio con semaforo rosso, senza delibera comunale
la multa si può annullare.
L’attraversamento con il semaforo rosso è una violazione comune al Codice della Strada, che prevede sanzioni significative e rischi come la possibilità di incidenti stradali. L’art. 41 del Codice stabilisce che “Durante il periodo di accensione delle luci rosse, i veicoli non devono superare la striscia di arresto; in mancanza di tale striscia, i veicoli non devono impegnare l’area di intersezione o l’attraversamento pedonale antistante”.
Cosa prevede il codice della strada in caso di Photored
L’art. 146 impone il rispetto della segnaletica stradale, prevedendo sanzioni amministrative da €42 a €173 per chi non si attiene a tali disposizioni. Inoltre, il terzo comma stabilisce che proseguire nonostante il rosso comporta una multa da €167 a €665. Se la stessa infrazione viene commessa due volte in due anni, è prevista la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Quando il passaggio con il rosso è rilevato dalla polizia o da sistemi come il T-Red, l’automobilista può essere soggetto a sanzioni pecuniarie, decurtazione dei punti dalla patente, e in alcuni casi a sospensione o revoca della patente.
Sistema T-Red: come funziona
Il sistema T-Red, omologato dal Ministero dei Trasporti, è progettato per rilevare il passaggio con semaforo rosso attraverso un sistema di telecamere. Questo sistema attiva la registrazione durante il segnale rosso, riprendendo sia l’infrazione sia la targa del veicolo.
A differenza degli autovelox, il T-Red non richiede taratura periodica, ma necessita di un’omologazione iniziale e di un’approvazione da parte della giunta comunale, la cui assenza rende la multa nulla. Questo principio è stato confermato dalla recente sentenza della Corte di Cassazione (Ordinanza n. 21894/2024).
Il caso esemplare di photored installato senza delibera comunale
Un automobilista ha ricevuto 13 verbali per attraversamento con il rosso, rilevati tramite T-Red nel Comune di Moncalieri senza la presenza della polizia locale. Ha quindi presentato ricorso, e il Giudice di Pace di Torino ha annullato i verbali per mancanza di una delibera comunale sull’installazione del dispositivo. In appello, il Tribunale di Torino ha ritenuto non necessaria la delibera, lasciando agli enti proprietari delle strade la decisione sull’installazione del T-Red.
L’automobilista ha impugnato la sentenza in Cassazione, che con l’Ordinanza n. 21894/2024 ha accolto il ricorso, ribadendo che l’installazione di dispositivi di controllo del traffico con rilevamento automatico in centro abitato richiede una delibera comunale specifica. Senza di essa, la procedura sanzionatoria è viziata e la multa risulta nulla.