La Documentazione dei Camionisti: Norme, Contestazioni e Giurisprudenza a Tutela dei Diritti
Uno dei problemi più frequenti per i camionisti in Italia è rappresentato dalle sanzioni legate alla documentazione di viaggio incompleta o errata. Le norme in materia richiedono che il conducente abbia a bordo specifici documenti che attestino l’autorizzazione alla guida, le caratteristiche del carico, e istruzioni relative al viaggio e alla sicurezza.
Vediamo brevemente quali sono le normative in questione e i principali orientamenti giurisprudenziali a favore dei camionisti. Facciamo la premessa, però, che data la generalità dell’argomento, questo post non riesce a contemplare tutte le ipotesi. Prendiamo, quindi, l’impegno che, in caso di richiesta da parte di un camnionista valuteremo attentamente sia la documentazione che qualsiasi verbale che ci verrà sottoposto al fine di essere di utilità
Normative di Riferimento per i Documenti a Bordo
Le sanzioni per documentazione incompleta o errata fanno riferimento a varie disposizioni del Codice della Strada e della legislazione nazionale sui trasporti:
Articolo 180 del Codice della Strada: prevede l’obbligo di esibire, su richiesta degli organi di controllo, la patente, il libretto di circolazione e la carta di circolazione. La mancanza di questi documenti può comportare sanzioni.
Articolo 46 della Legge n. 298/1974: per i trasporti nazionali, impone che l’autista abbia a bordo documenti di viaggio aggiornati e completi, compreso l’eventuale contratto di trasporto e le istruzioni relative al carico.
Regolamento UE 165/2014: questo regolamento disciplina l’uso del tachigrafo per la gestione dei tempi di guida e riposo e prevede che il conducente sia in possesso dei dati necessari per dimostrare la propria conformità con le ore di lavoro. Le multe derivano spesso dalla mancanza di fogli di registrazione o delle schede per l’uso del tachigrafo.
Giurisprudenza a Favore dei Camionisti
Negli ultimi anni, diversi casi giudiziari hanno dimostrato la disponibilità dei giudici a riconoscere i diritti dei camionisti, soprattutto quando le irregolarità sono di lieve entità o non compromettono la sicurezza stradale.
Sentenze Rilevanti sulla documentazione dei Camionisti
Cassazione Civile, Sez. VI, n. 23461/2017:
La Corte ha stabilito che le mancanze formali, come l’assenza di un documento di viaggio o una compilazione incompleta, non giustificano necessariamente una sanzione, a meno che non dimostrino l’intenzione di aggirare le norme. In questo caso, la sentenza ha annullato la multa poiché la documentazione incompleta era risultata frutto di un errore formale e non di una violazione deliberata.
Sentenza della Cassazione, n. 18295/2014:
Questa sentenza ha stabilito che le informazioni mancanti devono essere contestate solo se hanno un impatto diretto sulla sicurezza del carico o del trasporto stesso. Un errore nel documento non può quindi costituire una giustificazione automatica per la sanzione. Tale orientamento sostiene l’autista quando l’omissione è formale e non rappresenta un rischio.
Tribunale di Bologna, Sez. Trasporti, n. 2073/2020:
Il Tribunale ha accolto il ricorso di un camionista che aveva ricevuto una sanzione per un documento incompleto, sottolineando come le sanzioni fossero applicabili solo in caso di dolo o colpa grave. La documentazione era stata aggiornata poco prima della sanzione, e il giudice ha ritenuto irragionevole punire un errore tecnico.
Sentenza Giudice di Pace di Milano, n. 521/2021:
In questo caso, il Giudice di Pace ha annullato una multa perché mancava un foglio di registrazione del tachigrafo, affermando che la mancanza di questo documento non ha impatto se il trasporto è comunque documentato in altra forma.
Considerazioni Finali
Le sentenze dimostrano come sia possibile contestare le sanzioni se queste sono emesse per errori formali o piccole imprecisioni che non minano la sicurezza.
Tuttavia, è fondamentale che il camionista mantenga i documenti sempre aggiornati e disponibili per evitare sanzioni, poiché le omissioni gravi vengono comunque punite severamente.
In sintesi, le irregolarità che non compromettono la sicurezza stradale e sono frutto di errori formali possono essere difese grazie all’orientamento giurisprudenziale che tutela l’autista da sanzioni eccessive o inappropriate.