La Cassazione respinge il ricorso del Comune in materia di violazioni del codice della strada, salvi punti e patente.
Corte di Cassazione|Sezione 2|Civile|Ordinanza|20 gennaio 2023| n. 1805
La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Seconda Civile, composta dai magistrati Dott. MANNA Felice (Presidente), Dott. ORILIA Lorenzo, Dott. MOCCI Mauro, Dott. FALASCHI Milena e Dott. OLIVA Stefano (rel. Consigliere), ha emesso un’ordinanza in merito al ricorso 15995-2020 presentato dal Comune di (OMISSIS) contro la sentenza n. 2392/2019 del Tribunale di Treviso, depositata il 14/11/2019.
Fatti di Causa
Il ricorso era stato proposto dal Comune di (OMISSIS) avverso tre verbali di violazione del codice della strada emessi nei confronti di (OMISSIS) per aver superato il limite di velocità sull'(OMISSIS) per violazione all’art. 142. Il Giudice di Pace di Treviso aveva inizialmente rigettato il ricorso, ma il Tribunale di Treviso aveva successivamente accolto il gravame di (OMISSIS), annullando le sanzioni.
Argomenti Giuridici
Il Comune di (OMISSIS) ha presentato tre motivi di ricorso, tutti respinti dalla Corte Suprema di Cassazione.
Primo Motivo
Il Comune lamentava la violazione e falsa applicazione degli articoli 342 e 348 bis c.p.c., sostenendo che l’appello di (OMISSIS) sarebbe stato dichiarato inammissibile a causa della mancanza di specificità dei motivi di gravame. Tuttavia, la Corte ha respinto questa censura, sottolineando che i motivi di appello erano chiaramente comprensibili e che il Tribunale li aveva esaminati correttamente nel merito.
Secondo e Terzo Motivo
Il secondo motivo riguardava l’erroneo apprezzamento delle caratteristiche del tratto di strada, mentre il terzo motivo affrontava la presunta erronea individuazione delle caratteristiche minime prescritte per la strada in questione. La Corte ha ritenuto entrambe le censure inammissibili, sottolineando che il Tribunale aveva correttamente accertato l’assenza di una banchina lungo l'(OMISSIS), elemento cruciale per qualificare la strada come extraurbana secondaria.
La Corte ha ribadito che la banchina è un requisito fondamentale per la qualificazione di una strada extraurbana secondaria e ha respinto le argomentazioni del Comune che cercavano di contestare la presenza di una banchina.
Conclusioni
In conclusione, la Corte Suprema di Cassazione ha respinto il ricorso del Comune di (OMISSIS) e ha condannato la parte ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità, stabilite in Euro 700, di cui Euro 200 per esborsi, oltre al rimborso delle spese generali in misura del 15%, IVA, cassa avvocati ed accessori tutti come per legge.
La decisione della Corte si basa su una precisa valutazione degli argomenti giuridici espressi dal Comune e sottolinea l’importanza del rispetto delle norme del codice della strada, con particolare attenzione alle caratteristiche strutturali delle strade e alla presenza delle banchine.