
Responsabllità Comune: sinistro strade vicinali
Commento alla sentenza della Cassazione civile sez. III, 29/03/2023, n.8879 sulla responsabilità del Comune in caso di violazione dell’art. 2051 c.c. e degli artt. 2
Commento alla sentenza della Cassazione civile sez. III, 29/03/2023, n.8879 sulla responsabilità del Comune in caso di violazione dell’art. 2051 c.c. e degli artt. 2
Commento alla sentenza della Corte d’appello di Taranto del 15/01/20, numero 1273 relativa alla velocità e regola prudenziale imposta ai conducenti durante la marcia. La
Commento alla sentenza Corte appello Napoli sez. VIII, 25/09/2020, n.3246 in materia di quando scatta il concorso di colpa nella causazione di un sinistro. Analisi
Commento alla sentenza della Cassazione penale sez. IV, 17/10/2018, (ud. 17/10/2018, dep. 21/01/2019), n.2618, che ha ad oggetto la sospensione della patente di guida ed
Commento alla sentenza del Tribunale Milano sez. I, 15/01/2020, n.346 che tratta della prescrizione delle sanzioni amministrative – art. 209 c.d.s.. Nello specifico viene analizzato
Commento alla sentenza della Cassazione civile sez. VI, 20/10/2017, (ud. 12/09/2017, dep. 20/10/2017), n.24919 – riguardante un annoso problema – tenere in mano il telefono
Commendo alla sentenza del Tribunale Livorno, 03/12/2020, n.826 – Il mancato uso del casco permette di avere comunque il risarcimento? Il presente articolo si propone
L’articolo analizza la sentenza della Cassazione civile n.14699 del 19 luglio 2016, che ribalta la decisione della Corte d’Appello di Milano in merito a una richiesta di risarcimento danni di G.C., passeggera in un incidente stradale. Inizialmente, la Corte d’Appello aveva negato il risarcimento a G.C., definendola “assistente alla guida” del conducente non patentato, attribuendole una responsabilità nella guida che riduceva il suo diritto al risarcimento. Tuttavia, la Cassazione ha stabilito che tale ruolo non ha fondamento legale e che, in quanto trasportata, G.C. aveva diritto al risarcimento. La sentenza chiarisce il principio che il trasportato non assume automaticamente colpe per l’affidamento dell’auto a chi possiede solo il foglio rosa.
La sentenza oggetto di discussione presenta un caso giuridico unico – Proprietaria non colpevole se chi guida ha il foglio rosa e provoca un incidente?
L’articolo analizza una sentenza della Corte di Cassazione penale (n. 37944/2017) riguardante il reato di falso ideologico commesso da chi dichiara falsamente al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) di essere proprietario di veicoli per i quali è solo intestatario fittizio. Nel caso specifico, l’imputato B.D.A. era stato condannato per aver intestato fittiziamente oltre 2.000 veicoli, inducendo in errore i pubblici ufficiali per ottenere i documenti di circolazione.
La Cassazione ha respinto il ricorso della difesa, che sosteneva che la condotta dovesse configurarsi come illecito amministrativo anziché reato penale. La Corte ha chiarito che l’illecito amministrativo si applica solo se non vi è un reato e che il falso ideologico presenta elementi che superano l’ambito amministrativo. La sentenza evidenzia così la differenza tra i due tipi di illecito e fornisce un precedente importante in materia di intestazioni fittizie di veicoli.
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