L’autovelox installato su viale Etruria, in direzione della Fi-Pi-Li (Firenze-Pisa-Livorno), è uno dei più attivi e controversi di Firenze. Questo dispositivo ha registrato una quantità elevata di sanzioni, diventando uno dei principali “incassa-multe” del capoluogo toscano. La sua posizione strategica all’uscita della città verso la Fi-Pi-Li, un’arteria di grande traffico, fa sì che molti automobilisti superino i limiti di velocità senza rendersene conto. Tuttavia, nonostante la sua regolarità in termini di multe emesse, molti automobilisti hanno scelto di contestare le sanzioni, citando diversi motivi tecnici e legali.
Motivi per Contestare le Multe dell’Autovelox di Viale Etruria
Esistono diversi motivi per cui le sanzioni emesse da questo autovelox possono essere contestate:
1. Mancata Taratura del Dispositivo
Uno dei motivi principali per contestare le multe riguarda la mancata taratura dell’autovelox. La taratura periodica è obbligatoria per garantire la precisione del dispositivo nel rilevare la velocità. Secondo la giurisprudenza, in particolare la sentenza n. 113/2015 della Corte Costituzionale, tutti gli autovelox devono essere sottoposti a tarature periodiche, pena l’invalidità della multa. In assenza di prove che attestino la corretta taratura, la sanzione può essere contestata con successo.
2. Segnaletica Non Adeguata
Secondo l’art. 142 del Codice della Strada, gli autovelox devono essere adeguatamente segnalati con cartelli ben visibili prima della loro postazione. Se la segnaletica non rispetta le distanze previste o non è visibile, l’automobilista può presentare ricorso. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27771/2019, ha sottolineato che la segnalazione della presenza di autovelox è essenziale per garantire trasparenza e prevenzione, non solo repressione.
3. Omologazione del Dispositivo
Gli autovelox, come il modello utilizzato su viale Etruria, devono essere omologati e utilizzati in conformità alle normative previste. Se l’omologazione del dispositivo non è valida o non è stata rispettata, la multa può essere annullata. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22037/2020, ha chiarito che la mancanza di omologazione è un difetto sostanziale che rende la multa nulla.
4. Errore di Misurazione o Malfunzionamento
Un ulteriore motivo di contestazione è rappresentato da eventuali malfunzionamenti tecnici o errori di misurazione. Se l’automobilista sospetta che ci sia stato un errore nella rilevazione della velocità, può richiedere la documentazione che attesti il corretto funzionamento del dispositivo. In caso di anomalie, la multa può essere annullata.
Giurisprudenza Maggioritaria per Contestare le Multe
Diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno rafforzato i diritti degli automobilisti in materia di autovelox e multe. Le più rilevanti per le contestazioni riguardano:
Sentenza n. 113/2015: Ha introdotto l’obbligo di taratura periodica per tutti gli autovelox. Senza una taratura regolare, le sanzioni possono essere considerate nulle.
Sentenza n. 27771/2019: Ha chiarito che la segnaletica deve essere ben visibile e adeguata.\ Una segnalazione non conforme può invalidare la multa.
Sentenza n. 22037/2020: Ha ribadito l’importanza dell’omologazione del dispositivo. Un autovelox non omologato non può essere utilizzato per la rilevazione di infrazioni.
Conclusione Autovelox Viale Etruria>/h2>
L’autovelox di viale Etruria, pur essendo conforme alle norme di installazione, è oggetto di molte contestazioni da parte degli automobilisti. Le motivazioni più frequenti riguardano la mancata taratura, la segnaletica non adeguata e problemi legati all’omologazione o al funzionamento del dispositivo. Chi ritiene di aver subito un’ingiustizia può presentare ricorso, appoggiandosi anche alla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, che in diversi casi ha annullato le sanzioni emesse in condizioni simili.