Autovelox Vergilius: Funzionamento e Come Contestare le Multe

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Autovelox Vergilius: Funzionamento e Come Contestare le Multe

L’autovelox Vergilius è un sistema avanzato di rilevamento della velocità, utilizzato principalmente su strade extraurbane principali e autostrade. A differenza dei dispositivi tradizionali, il Vergilius misura la velocità media dei veicoli su un tratto di strada, simile al sistema Tutor, piuttosto che rilevare solo la velocità istantanea in un punto specifico.

Sebbene il suo scopo sia aumentare la sicurezza stradale riducendo gli eccessi di velocità, molte delle multe emesse tramite questo sistema sono state oggetto di contestazioni, spesso accolte dai tribunali.

In questo articolo vedremo come funziona il sistema Vergilius, perché le multe possono essere impugnabili, e quali sono i principali orientamenti giurisprudenziali a riguardo.

Come Funziona il Sistema Vergilius

Il Vergilius è composto da telecamere che registrano il passaggio dei veicoli in due punti fissi, calcolando il tempo impiegato a percorrere il tratto di strada tra questi punti. Se il tempo rilevato indica che la velocità media è superiore al limite consentito, il sistema emette automaticamente una sanzione. Il vantaggio di questo sistema è che non è limitato a un punto specifico, ma monitora la condotta dell’automobilista su un’intera porzione di strada.

Perché le Multe con il Vergilius Sono Contestabili

Nonostante la sofisticazione del sistema, molte multe emesse tramite il Vergilius sono state annullate per vari motivi. Di seguito analizziamo i principali motivi di contestazione e gli orientamenti giurisprudenziali a favore degli automobilisti.

1. Mancanza di adeguata segnalazione
Il Codice della Strada prevede, all’art. 142 comma 6-bis, che la presenza degli autovelox deve essere chiaramente segnalata. Il sistema Vergilius non fa eccezione: le postazioni di controllo devono essere indicate con appositi cartelli che avvisano i conducenti con sufficiente anticipo.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 4000/2018, ha stabilito che la mancata segnalazione preventiva rende nulla la multa, poiché viola il principio di trasparenza e le finalità preventive del controllo. Molte multe sono state contestate e annullate proprio perché il dispositivo Vergilius non era segnalato correttamente o i cartelli non erano ben visibili.

Come contestare:

Se la strada non era adeguatamente segnalata con cartelli che indicavano la presenza del controllo elettronico della velocità, puoi presentare ricorso richiamando la sentenza della Cassazione e l’art. 142 del Codice della Strada.

2. Taratura del sistema

Come tutti i dispositivi di rilevamento della velocità, il sistema Vergilius deve essere sottoposto a verifiche periodiche e tarature, come prescritto dall’art. 45 del Codice della Strada e ribadito dalla giurisprudenza. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 113/2015, ha dichiarato l’obbligo di taratura periodica degli autovelox, pena l’invalidità della multa. Ciò significa che il sistema deve essere regolarmente controllato per garantire l’accuratezza dei dati rilevati.

Se non è possibile dimostrare che il dispositivo Vergilius è stato sottoposto a taratura, la multa può essere contestata.

Come contestare:

Richiedi il certificato di taratura del dispositivo che ha rilevato la tua infrazione. Se non è disponibile o non è aggiornato, puoi basare il tuo ricorso su questa mancanza, richiamando la sentenza della Corte Costituzionale n. 113/2015.

3. Errori nel rilevamento e nel verbale

Come accade con tutti i dispositivi automatici, anche il sistema Vergilius può commettere errori. Gli errori di rilevamento della velocità media o nel verbale di contestazione possono rendere la multa nulla. Ad esempio, può capitare che il numero di targa sia stato trascritto erroneamente o che l’infrazione sia stata registrata in modo impreciso.

Come contestare:

Verifica attentamente i dati presenti nel verbale: la targa, il modello dell’auto, l’orario, il luogo dell’infrazione. Se trovi errori formali o sostanziali, puoi contestare la multa sulla base dell’errata trascrizione.

4. Legittimità del posizionamento del dispositivo

Secondo la normativa italiana, i dispositivi di rilevamento della velocità devono essere posizionati solo in determinati tratti di strada autorizzati. Se il Vergilius è installato in una zona non autorizzata o in violazione delle direttive stabilite, la multa potrebbe essere annullabile.

Diversi tribunali hanno accolto ricorsi basati sulla mancanza di un decreto prefettizio che autorizzi l’installazione del dispositivo in quel particolare tratto di strada. La giurisprudenza si è più volte espressa sulla necessità di rispettare le normative locali e le autorizzazioni prefettizie per l’installazione degli autovelox.

Come contestare:

Verifica se la postazione del Vergilius era autorizzata con apposito decreto prefettizio. Se tale autorizzazione non è presente o non è valida, puoi contestare la multa, richiamando la necessità di conformità con le disposizioni locali.

5. Tempi di notifica della multa

Il Codice della Strada stabilisce che la multa deve essere notificata entro 90 giorni dall’infrazione. Se ricevi la multa oltre questo termine, è possibile contestarla per decadenza del termine di notifica.

Come contestare:

Verifica la data di rilevazione dell’infrazione e confrontala con la data di notifica della multa. Se supera i 90 giorni, puoi presentare ricorso per violazione dei termini di legge.
Giurisprudenza Maggioritaria a Favore degli Automobilisti

Diversi orientamenti giurisprudenziali hanno confermato la possibilità di contestare le multe emesse con il sistema Vergilius. Oltre alla già citata sentenza n. 4000/2018 della Cassazione in merito alla segnalazione preventiva, altre decisioni dei giudici di pace e dei tribunali amministrativi hanno accolto ricorsi su basi simili:

Sentenza della Corte Costituzionale n. 113/2015: ha stabilito l’obbligo di taratura periodica degli autovelox, includendo anche il sistema Vergilius.

Sentenza del Giudice di Pace di Roma n. 5492/2019
: ha annullato una multa basata su rilevamenti di velocità media poiché la segnaletica era carente e la taratura del dispositivo non era stata dimostrata.

Sentenza del Giudice di Pace di Milano n. 234/2018: ha dichiarato nullo un verbale poiché l’autovelox non era stato segnalato adeguatamente, violando il diritto dell’automobilista ad essere preventivamente informato della presenza del controllo.
Come Fare Ricorso

Se ritieni di avere motivi validi per contestare una multa ricevuta tramite il sistema Vergilius, puoi procedere presentando un ricorso entro:

60 giorni presso il Prefetto,
30 giorni presso il Giudice di Pace.

Nel ricorso è importante allegare tutte le prove a sostegno della tua contestazione, come foto del tratto stradale, richieste di certificati di taratura, e ogni altra documentazione pertinente.

Conclusione
Nonostante la precisione tecnologica del sistema Vergilius, le multe emesse possono essere impugnate con successo per vari motivi. Errori di segnalazione, mancanza di taratura o violazioni procedurali possono essere sfruttati per contestare la validità della sanzione. Se hai ricevuto una multa, valuta con attenzione tutti questi aspetti e considera la possibilità di presentare ricorso per proteggere i tuoi diritti.

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