Il Velomatic 512 è uno degli autovelox più diffusi sulle strade italiane.
Si tratta di un dispositivo utilizzato principalmente per il controllo della velocità su strade urbane ed extraurbane, progettato per misurare la velocità istantanea dei veicoli e sanzionare automaticamente chi supera i limiti.
Sebbene sia considerato uno strumento efficace per migliorare la sicurezza stradale, le multe emesse da questo dispositivo possono essere contestate con successo in determinate circostanze.
In questo articolo, esamineremo il funzionamento del Velomatic 512, le problematiche più comuni che lo rendono contestabile, e le basi giuridiche per presentare un ricorso.
Come Funziona il Velomatic 512
Il Velomatic 512 è un dispositivo elettronico di misurazione della velocità utilizzato in modalità fissa o mobile. Può essere installato su treppiedi, montato su veicoli della polizia o inserito in postazioni fisse. Funziona attraverso l’uso di sensori che rilevano il passaggio di un veicolo e ne calcolano la velocità in tempo reale. Quando viene rilevata una velocità superiore al limite consentito, il sistema scatta una foto o un video del veicolo, registrando targa, velocità e altre informazioni necessarie per emettere la multa.
Uno dei vantaggi del Velomatic 512 è la sua capacità di operare senza la necessità di un intervento diretto da parte di un agente di polizia, il che lo rende uno strumento pratico per il controllo continuo del traffico. Tuttavia, proprio questo automatismo può dar luogo a problematiche legate alla precisione, alla validità legale del rilevamento e all’adeguatezza delle procedure di utilizzo.
Perché le Multe del Velomatic 512 Sono Contestabili
Anche se il Velomatic 512 è conforme alle normative di rilevamento elettronico della velocità, le multe emesse con questo dispositivo possono essere impugnate per una serie di motivi. Di seguito vediamo le principali problematiche che rendono le sanzioni contestabili.
1. Mancanza di taratura e certificazione periodica
Uno degli aspetti fondamentali per la validità di una multa emessa tramite un autovelox è la taratura del dispositivo. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 113/2015, ha stabilito l’obbligo di taratura periodica per tutti i dispositivi di misurazione della velocità, incluso il Velomatic 512. Questo garantisce che le misurazioni siano precise e affidabili. La mancanza di taratura o di una certificazione che dimostri l’avvenuta verifica periodica rende la multa nulla.
Come contestare:
Richiedi il certificato di taratura del Velomatic 512 che ha rilevato la tua infrazione. Se il dispositivo non è stato sottoposto a taratura regolare, puoi presentare ricorso richiamando la sentenza della Corte Costituzionale n. 113/2015.
2. Mancanza di segnalazione adeguata degli Autovelox Velomatic 512
Un altro motivo frequente di contestazione riguarda la segnalazione preventiva dell’autovelox. L’art. 142 del Codice della Strada richiede che la presenza di dispositivi di rilevamento della velocità sia adeguatamente segnalata con cartelli visibili agli automobilisti con sufficiente anticipo. Questo principio si basa sulla funzione preventiva degli autovelox, che non devono essere utilizzati a scopo puramente punitivo, ma per migliorare la sicurezza stradale.
Se l’autovelox non è segnalato correttamente, la multa può essere impugnata. Diverse sentenze dei tribunali hanno annullato multe rilevate con dispositivi che non erano adeguatamente segnalati, considerandolo un diritto dell’automobilista.
Come contestare:
Se non hai visto alcuna segnalazione della presenza di un autovelox, oppure se il cartello non era ben visibile o non conforme, puoi presentare un ricorso basato sull’assenza o inadeguatezza della segnaletica, citando l’art. 142 del Codice della Strada.
3. Utilizzo del dispositivo da parte di personale non autorizzato
Il Velomatic 512 può essere utilizzato sia in modalità fissa che mobile, ma deve essere gestito da personale autorizzato, come le forze dell’ordine o operatori qualificati. Se il dispositivo è stato installato o utilizzato da personale non qualificato o non autorizzato, la multa può essere contestata.
Come contestare:
Se sospetti che l’autovelox sia stato gestito da personale non autorizzato o non qualificato, puoi richiedere informazioni sull’operatore che ha effettuato il controllo e, se necessario, contestare la multa per uso improprio del dispositivo.
4. Errori nel verbale di contestazione
Gli errori materiali presenti nel verbale di contestazione sono un motivo frequente per annullare le multe. Dettagli come il numero di targa errato, l’indicazione sbagliata del luogo dell’infrazione o la descrizione imprecisa del veicolo possono rendere la sanzione nulla. Anche la mancanza di informazioni cruciali, come il riferimento all’autorizzazione prefettizia per l’installazione dell’autovelox, può essere un motivo di annullamento.
Come contestare:
Esamina attentamente il verbale per verificare eventuali errori. Se ci sono discrepanze nei dati o mancano informazioni importanti, puoi basare il tuo ricorso su queste lacune formali.
5. Tempi di notifica oltre i termini legali
Il Codice della Strada prevede che le multe debbano essere notificate entro 90 giorni dalla data dell’infrazione. Se la notifica avviene oltre questo termine, la sanzione è nulla per decadenza dei termini di legge.
Come contestare:
Controlla la data di notifica della multa e confrontala con la data dell’infrazione. Se i 90 giorni sono stati superati, puoi presentare un ricorso basato su questa violazione dei termini legali.
6. Legittimità del posizionamento del dispositivo
Infine, è importante verificare se il Velomatic 512 è stato installato in un tratto di strada autorizzato. Il posizionamento degli autovelox è soggetto a specifiche normative e deve essere autorizzato da un decreto prefettizio, soprattutto su strade urbane o extraurbane secondarie. Se l’autovelox è posizionato in una zona non autorizzata, la multa può essere contestata.
Come contestare:
Verifica se la postazione era autorizzata dal prefetto e se le normative locali sono state rispettate. In caso di irregolarità, puoi basare il tuo ricorso su questo aspetto.
Sentenze Giurisprudenziali Rilevanti
La giurisprudenza ha più volte confermato la possibilità di contestare le multe emesse da autovelox come il Velomatic 512 in determinate circostanze. Alcune sentenze chiave che hanno annullato multe includono:
Sentenza della Corte di Cassazione n. 4000/2018, che ribadisce l’obbligo di segnalazione preventiva degli autovelox.
Sentenza della Corte Costituzionale n. 113/2015, che ha sancito l’obbligo di taratura periodica per tutti i dispositivi di rilevamento della velocità.
Sentenze di vari Giudici di Pace che hanno annullato sanzioni per errori formali nei verbali o per l’uso di autovelox gestiti da personale non autorizzato.
Come Presentare Ricorso avverso un verbale elevato con Autovelox Velomatic 512
Se ritieni di avere motivi validi per contestare una multa ricevuta con il Velomatic 512, puoi presentare ricorso entro:
60 giorni al Prefetto, o
30 giorni al Giudice di Pace.
È importante raccogliere tutte le prove necessarie, come foto del tratto di strada, richieste di certificazione della taratura, e analizzare attentamente il verbale.
Conclusioni perchè contestare una multa con autovelox Velomatic 512
Nonostante il Velomatic 512 sia uno strumento tecnologicamente avanzato per il rilevamento della velocità, le multe emesse tramite questo dispositivo possono essere impugnate per una serie di motivi legali, tra cui la mancanza di segnalazione adeguata, errori nel verbale, taratura non corretta, o mancata autorizzazione. Se hai ricevuto una multa, è essenziale esaminare tutti gli aspetti sopra indicati e considerare la possibilità di presentare ricorso per difendere i tuoi diritti.