L’autovelox sulla SS 613, direzione Lecce al Km 24+250 (all’altezza di Trepuzzi), ha suscitato un acceso dibattito tra gli automobilisti, e diverse ragioni alimentano le critiche verso questa installazione. Ecco i principali motivi di contestazione.
1. Posizione Strategica o Scelta Sicura?
Uno dei principali punti di dissenso riguarda la posizione dell’autovelox, situato su un tratto rettilineo e ampio, progettato per permettere un traffico veloce e continuo. Molti automobilisti ritengono che posizionare un autovelox in un’area dove non ci sono criticità particolari sia più una scelta per aumentare le entrate attraverso le multe, piuttosto che una reale misura di sicurezza. Questo tratto, infatti, non presenta incroci pericolosi né particolari motivi che giustificherebbero un controllo così rigido della velocità.
2. Elevato Numero di Contravvenzioni
L’autovelox di Trepuzzi è operativo 24 ore su 24, e i dati sulle contravvenzioni emesse indicano una quantità elevata di multe. La presenza di un sistema di rilevazione costante su una strada principale per la circolazione verso Lecce è vista da molti come eccessiva e sproporzionata, contribuendo a un clima di tensione per gli automobilisti. Questo accade soprattutto quando i limiti di velocità imposti non sono considerati realistici rispetto alle caratteristiche della strada, costringendo molti conducenti a una vigilanza continua sulla velocità per evitare sanzioni.
3. Mancanza di Trasparenza sulla Finalità del Dispositivo
Un altro motivo di critica è la mancanza di chiarezza sul reale obiettivo di questo autovelox. Molti si chiedono se la finalità principale sia davvero la sicurezza, dato che altri dispositivi in zone più pericolose non ricevono la stessa attenzione. In assenza di dati che dimostrino un miglioramento concreto della sicurezza in quel tratto, l’autovelox appare a molti come una misura più orientata a incrementare i fondi locali che a proteggere i conducenti.
4. Alternativa: Maggiori Interventi di Prevenzione e Informazione
Numerosi cittadini sostengono che la sicurezza si otterrebbe meglio con una segnaletica più chiara e visibile, limiti di velocità calibrati sulla base della strada e una presenza umana nelle aree realmente critiche. Molti credono che gli autovelox dovrebbero essere collocati in punti di reale pericolo, come incroci a rischio, vicino a centri abitati o in aree pedonali, piuttosto che su tratti dove il traffico scorre velocemente e con condizioni di sicurezza generalmente elevate.
In sintesi, la contestazione dell’autovelox di Trepuzzi si basa su una percezione diffusa di sproporzione tra l’uso del dispositivo e le reali esigenze di sicurezza. Un confronto più approfondito con le istituzioni locali potrebbe essere utile per garantire che le installazioni future siano più trasparenti e coerenti con le necessità degli automobilisti e del territorio.
Ecco alcuni motivi per cui è possibile contestare le multe emesse da un autovelox, come quello di Trepuzzi sulla SS 613, al km 24+250:
Segnaletica Insufficiente o Non Visibile:
La normativa impone che ogni autovelox sia anticipato da segnaletica visibile e posizionata a distanza adeguata (circa 400-500 metri). Se il cartello non è presente, poco visibile, o collocato a una distanza inferiore, la multa può essere contestata.
Taratura e Manutenzione dell’Autovelox:
La legge richiede che gli autovelox siano periodicamente calibrati per assicurare la precisione delle rilevazioni. La mancanza di una certificazione di taratura aggiornata rende la multa contestabile. Il certificato deve attestare che il dispositivo è stato tarato entro l’anno precedente.
Mancata Omologazione:
Se il dispositivo non rispetta i requisiti di omologazione richiesti dal Ministero dei Trasporti, la multa potrebbe non essere valida. È possibile richiedere l’attestato di omologazione per verificare che sia conforme alle normative vigenti.
Contesto di Sicurezza del Tratto di Strada:
La posizione di un autovelox in un tratto non pericoloso potrebbe essere oggetto di contestazione, poiché il dispositivo dovrebbe essere installato in punti con rischio elevato di incidenti.
Irregolarità nei Documenti di Contestazione:
L’eventuale errore nell’indirizzo, nel km di posizionamento, o nella velocità rilevata riportati nella multa può portare all’annullamento della sanzione. Ogni informazione deve essere accurata per garantire la validità dell’accertamento.
Chi ritiene di aver ricevuto una multa ingiustamente può fare ricorso tramite il Giudice di Pace o la Prefettura, portando prove delle irregolarità.
