I dispositivi T-Red Speed sono tra i sistemi di controllo del traffico più diffusi nelle città italiane, utilizzati per rilevare sia le infrazioni legate al superamento del limite di velocità sia il passaggio con il semaforo rosso. Questi sistemi sono efficaci nel garantire la sicurezza stradale, ma ci sono situazioni specifiche in cui è possibile contestare le multe emesse tramite T-Red Speed. In questo articolo vedremo come funziona il sistema, i principali motivi per impugnare una multa e la giurisprudenza di riferimento.
Come Funziona il Sistema T-Red Speed
Il T-Red Speed è un dispositivo automatico che monitora e documenta le infrazioni attraverso un sistema di rilevamento video e fotografico. Il dispositivo è solitamente installato su pali posizionati all’altezza dei semafori e rileva:
Infrazioni semaforiche: registra i veicoli che attraversano un incrocio mentre il semaforo è rosso.
Velocità: in alcuni casi, oltre al passaggio con il rosso, il dispositivo è configurato anche per rilevare eventuali eccessi di velocità, soprattutto in zone con limiti specifici.
Grazie a fotocamere ad alta risoluzione e sensori di movimento, il sistema scatta foto e registra video del veicolo, garantendo una prova visiva dell’infrazione. Tuttavia, affinché le multe siano valide, devono essere rispettate specifiche normative. Se queste non vengono rispettate, le multe possono essere impugnate.
Motivi di Contestazione delle Multe T-Red Speed
Ecco i principali motivi per cui le multe del T-Red Speed possono essere contestate, insieme alle norme e sentenze giuridiche di riferimento:
1. Mancanza di Omologazione e Taratura del Dispositivo
Omologazione: Come tutti i dispositivi di rilevamento elettronico, il T-Red Speed deve essere omologato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’omologazione garantisce che il dispositivo rispetti i requisiti tecnici necessari per l’affidabilità.
Taratura periodica: La taratura deve essere eseguita periodicamente, come stabilito dalla Cassazione in varie sentenze (Cassazione, sentenza n. 9645/2016). La mancanza di una certificazione di taratura aggiornata rende la multa impugnabile.
2. Segnalazione Insufficiente della Postazione
Obbligo di segnalazione: La normativa italiana prevede che i dispositivi di rilevamento elettronico siano segnalati chiaramente agli automobilisti. Secondo l’articolo 142 del Codice della Strada e le interpretazioni della Cassazione, è necessario informare i conducenti della presenza del T-Red Speed.
Assenza di segnaletica: Se l’automobilista può dimostrare che non c’era un cartello visibile o che il segnale non era posizionato correttamente, la multa può essere annullata. La giurisprudenza ha stabilito in diverse occasioni che la mancanza di segnaletica rende la sanzione illegittima (Cassazione, sentenza n. 5997/2014).
3. Tempistiche Irregolari nel Cambio del Semaforo
Durata del giallo: La fase di luce gialla deve durare un tempo minimo adeguato, per permettere ai conducenti di fermarsi in sicurezza. Il Ministero dei Trasporti stabilisce che la durata del giallo deve essere di almeno 3 secondi nelle aree urbane e di 4 secondi in zone extraurbane.
Tempi troppo brevi: Se il tempo di durata del giallo è inferiore a quanto previsto, la multa è impugnabile. Diversi giudici hanno infatti annullato multe in cui il semaforo passava troppo rapidamente dal giallo al rosso (Giudice di Pace di Lecce, sentenza n. 1069/2016).
4. Errori Nella Notifica della Multa
Termini di notifica: La notifica della multa deve avvenire entro 90 giorni dall’infrazione, altrimenti la multa è considerata scaduta. Questo termine è definito dall’articolo 201 del Codice della Strada.
Errori di trascrizione: Se il verbale contiene errori riguardanti la targa, l’orario, o il luogo dell’infrazione, il verbale può essere considerato nullo.
5. Documentazione Fotografica Incompleta o Inequivocabile
Foto e video come prove: Il T-Red Speed deve fornire documentazione visiva adeguata. Le immagini devono mostrare chiaramente il veicolo e l’infrazione (es. passaggio con il rosso). La mancanza di foto chiare o l’assenza di video può essere un motivo valido per contestare la multa.
Cosa dicono i giudici dell’Autovelox T-reed Speed
Giurisprudenza: La giurisprudenza italiana ha stabilito che, in caso di prove fotografiche poco chiare o mancanti, la multa non è valida (Giudice di Pace di Milano, sentenza n. 542/2020).
Procedura per Contestare una Multa T-Red Speed
Se si ritiene che la multa sia irregolare, è possibile contestarla tramite uno dei seguenti percorsi:
Ricorso al Prefetto:Deve essere presentato entro 60 giorni dalla data di notifica della multa.
Può essere inviato tramite raccomandata o presentato personalmente presso la prefettura competente per il territorio. Se il Prefetto respinge il ricorso, l’automobilista può essere soggetto al pagamento della multa raddoppiata.
Ricorso al Giudice di Pace: Deve essere presentato entro 30 giorni dalla notifica. È necessario pagare un contributo unificato per presentare il ricorso.
È consigliabile preparare una memoria difensiva, includendo prove fotografiche e documentazione sulla segnaletica o sui difetti tecnici del dispositivo.
Conclusioni per annullare la multa
Il T-Red Speed è un sistema efficace per il controllo del traffico urbano e la sicurezza stradale, ma perché le multe siano valide, le forze dell’ordine devono rispettare specifiche norme e regolamenti.
Gli automobilisti possono impugnare le sanzioni se ritengono che il dispositivo non sia stato utilizzato correttamente o che non siano state rispettate le normative previste. Grazie alla giurisprudenza e ai riferimenti normativi, è possibile fare ricorso e chiedere l’annullamento della multa, a condizione di presentare prove adeguate e rispettare i termini stabiliti per il ricorso.
