Autovelox FTR-400: Come Funziona e Perché si Possono Contestare le Multe
Il FTR-400 è un dispositivo elettronico di rilevazione delle infrazioni semaforiche, comunemente utilizzato per sanzionare i conducenti che passano con il semaforo rosso. Si tratta di un sistema altamente tecnologico, impiegato soprattutto nei centri urbani e nei pressi degli incroci più trafficati. Grazie alla sua capacità di monitorare continuamente lo stato del semaforo e il passaggio dei veicoli, il FTR-400 è in grado di registrare e documentare le infrazioni, generando automaticamente multe. Tuttavia, come altri autovelox e dispositivi di rilevazione, anche le sanzioni emesse dal FTR-400 possono essere contestate in alcune circostanze.
Come Funziona il FTR-400
Il FTR-400 è progettato per monitorare gli incroci semaforici e rilevare i veicoli che attraversano l’incrocio con il semaforo rosso. Il dispositivo si avvale di sensori collocati sulla strada e telecamere che scattano fotografie o registrano video del veicolo in infrazione. Quando un veicolo supera la linea di arresto durante la fase di rosso, il sistema registra l’evento e invia le immagini alle autorità competenti, che successivamente emettono la multa.
Una delle principali caratteristiche del FTR-400 è la capacità di documentare con precisione lo stato del semaforo al momento dell’infrazione, fornendo prove fotografiche che mostrano il veicolo durante l’attraversamento e il semaforo rosso. Tuttavia, come vedremo, ci sono diversi motivi legali che possono rendere contestabile la sanzione.
Motivi per Contestare le Multe
1. Mancata Omologazione del Dispositivo
Uno dei motivi più frequenti di contestazione delle multe emesse dal FTR-400 è legato alla mancata omologazione del dispositivo. Secondo il Codice della Strada, qualsiasi apparecchiatura utilizzata per la rilevazione delle infrazioni stradali deve essere omologata e certificata dagli enti competenti. L’omologazione garantisce che il dispositivo funzioni correttamente e fornisca rilevazioni accurate.
Se non viene fornita la prova che il FTR-400 è stato omologato correttamente o se il dispositivo è utilizzato in modalità non conforme all’omologazione, la multa può essere contestata e potenzialmente annullata. Questo principio è stato ribadito in diverse sentenze della Cassazione.
2. Errore nella Segnaletica
La segnaletica adeguata è fondamentale per la validità di una sanzione. Se il dispositivo FTR-400 è posizionato presso un incrocio ma non è correttamente segnalato con cartelli che indicano la sua presenza, l’automobilista può contestare la multa. La normativa impone che la presenza di strumenti di controllo elettronico debba essere segnalata agli utenti della strada, per garantire trasparenza e prevenzione, piuttosto che punizione.
3. Problemi Tecnici del Dispositivo
Come qualsiasi apparecchiatura elettronica, anche il FTR-400 può presentare difetti tecnici o problemi di funzionamento. Se il dispositivo non è stato sottoposto a manutenzione periodica o non funziona correttamente, è possibile che le rilevazioni siano inattendibili. In tali casi, è possibile richiedere una verifica della documentazione tecnica relativa al corretto funzionamento del dispositivo. La mancanza di manutenzione adeguata o tarature regolari può costituire un motivo valido per contestare la multa.
4. Errata Interpretazione delle Immagini
Il FTR-400 si basa su immagini o video per dimostrare l’infrazione, ma può succedere che le fotografie non siano chiare o che non rappresentino correttamente la situazione. Se l’automobilista ritiene che le immagini siano ambigue o non mostrino in modo evidente l’infrazione (ad esempio, nel caso di passaggio durante la fase di giallo), è possibile presentare ricorso, chiedendo una verifica delle prove.
La Giurisprudenza della Cassazione Più Rilevante
La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha contribuito in maniera significativa alla definizione dei diritti degli automobilisti e delle regole per l’utilizzo di dispositivi come il FTR-400. Alcune sentenze particolarmente rilevanti possono essere invocate in caso di contestazione delle multe.
1. Sentenza n. 113/2015 della Corte Costituzionale
Questa sentenza, già citata per altri tipi di autovelox, è fondamentale anche per dispositivi come il FTR-400. Stabilisce che tutti i dispositivi di rilevazione delle infrazioni devono essere sottoposti a tarature e verifiche periodiche per garantire la loro precisione. Se non viene fornita la documentazione che attesta queste verifiche, la multa può essere annullata. Questo principio si applica anche alle telecamere semaforiche come il FTR-400.
2. Sentenza n. 21203/2016 della Corte di Cassazione
In questa sentenza, la Corte ha confermato che la segnalazione della presenza del dispositivo di rilevazione è obbligatoria. In mancanza di adeguata segnaletica, le sanzioni possono essere contestate. La sentenza ha ribadito che l’obiettivo della rilevazione elettronica è la prevenzione, e non la semplice punizione. Quindi, la mancata segnalazione di un FTR-400 presso un incrocio può rappresentare un valido motivo di contestazione.
3. Sentenza n. 22037/2020 della Corte di Cassazione
Questa sentenza ha ribadito l’importanza della corretta omologazione dei dispositivi di rilevazione. Se l’automobilista contesta la multa sostenendo che il dispositivo non è omologato o che l’omologazione è scaduta o non valida, la sanzione può essere annullata. La Corte ha chiarito che ogni strumento utilizzato per la rilevazione delle infrazioni deve essere utilizzato secondo le norme tecniche previste dall’omologazione.
Conclusioni per poter annullare le multe elevate con FTR-400
Il FTR-400 è un dispositivo sofisticato, ma come tutti i sistemi elettronici di rilevazione delle infrazioni, deve rispettare rigide regole tecniche e normative per essere considerato valido. Le multe emesse dal FTR-400 possono essere contestate se emergono irregolarità nella segnaletica, nella taratura o nell’omologazione del dispositivo, oppure se le prove fotografiche non risultano chiare. La giurisprudenza della Corte di Cassazione, con sentenze come la n. 113/2015 e la n. 21203/2016, offre importanti strumenti per difendersi dalle sanzioni non conformi. In caso di dubbio, è sempre consigliabile consultare un legale esperto per valutare la possibilità di ricorrere contro la multa.
